
Un gene misterioso che fa brillare il mantello dei gatti bengala come diamanti ha suscitato grande curiosità tra gli scienziati.
Per cominciare, è importante notare che il gatto bengala è una razza relativamente recente, registrata per la prima volta nel 1963 dopo essere stata creata in California incrociando un gatto domestico con un leopardo asiatico.
La razza è stata riconosciuta ufficialmente dalla International Cat Association (TICA) solo due decenni dopo, nel 1986. Tuttavia, dopo ulteriori incroci, ha iniziato a comparire una caratteristica insolita: alcuni peli del loro mantello brillavano come glitter.
Per comprendere questo fenomeno, gli scienziati dell’Istituto HudsonAlpha di Biotecnologia hanno analizzato 3.000 campioni di DNA di gatti bengala e hanno scoperto che la causa era una mutazione del gene Fgfr2 (recettore del fattore di crescita dei fibroblasti 2).
Hanno pubblicato i risultati dello studio lo scorso anno sulla rivista scientifica Current Biology e, sorprendentemente, hanno rivelato che questa caratteristica non proviene dal leopardo asiatico, ma è una condizione molto rara che può comparire anche nei gatti domestici.
“Fgfr2 è un gene presente in tutti i mammiferi, importante per lo sviluppo embrionale e l’organogenesi”, ha dichiarato la genetista Kelly McGowan, coautrice dello studio, in un comunicato stampa del 2024.
“I nostri risultati mostrano che, sebbene una perdita completa di Fgfr2 sia letale, una riduzione moderata fa sì che si manifesti una caratteristica desiderabile, soprattutto nel pelo.”
Tuttavia, vale la pena sottolineare che questa caratteristica non è presente in tutti i gatti bengala. Il gene è comunque presente in circa il 60% della popolazione di questa razza, secondo quanto riportato da McGowan e dal suo team.
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